Nei pavimenti industriali in calcestruzzo carichi di tipo mobile (su ruota), di tipo impulsivo (urti, carichi ripetuti, etc.) e le distorsioni prodotte dai fenomeni di natura termo-igrometrica creano stati tensionali in più direzioni in grado di provocare, nel tempo, la comparsa di quadri fessurativi che possono compromettere la funzionalità del pavimento stesso.
Le fibre strutturali, a differenza della rete elettrosaldata, sono uniformemente disperse nell’impasto e creano un rinforzo tridimensionale capace di assorbire gli sforzi di trazione, indotti da questi fenomeni, in qualsiasi direzione, garantendo un’azione di cucitura puntuale delle lesioni che ne impedisce la rapida propagazione e quindi migliorando il contrasto all’apertura progressiva delle fessure.
Inoltre l’uso delle fibre strutturali nel calcestruzzo è spesso economicamente conveniente rispetto alla rete elettrosaldata anche per l’eliminazione dei tempi di posa dell’armatura.
Possono essere utilizzate sia Fibre strutturali in polipropilene che in acciaio con diversi parametri geometrici (lunghezza, sezione, diametro equivalente, rapporto di aspetto).
Pavimentazioni rigide in calcestruzzo, con spessore maggiore di 12 cm, sottoposte ad elevati carichi dinamici: aree di parcheggio e di stoccaggio.
Tutti i materiali utilizzati per il confezionamento dei TECNOFLOOR PS e A sono corredati della “Dichiarazione di Prestazione” e della Marcatura CE come previsto al Capo II del Regolamento UE 305/2011 e dal D.M. 17 Gennaio 2018:
In Particolare non sono utilizzati aggregati reattivi agli alcali (UNI 8520-22:2017) e contaminanti leggeri (elementi lignei e vegetali), i quali possono provocare danni funzionali alle pavimentazioni anche se presenti in minima quantità.
Inoltre sono impiegate Fibre per il controllo della fessurazione da ritiro di origine naturale.
I TECNOFLOOR PS ed A sono progettati con:
• Valori limite per la composizione e le proprietà del calcestruzzo per le classi di esposizione relative alla Corrosione da Carbonatazione secondo UNI 11104:2016 e UNI 11417-1:2012
Classe di esposizione | Rapporto massimo a/c | Classe minima di resistenza (N/mm2 | Contenuto minimo di Cemento (Kg/m3 | Cementi utilizzati UNI EN 197:2011 |
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XC1 | 0,60 | C25/30 | 300 | Portland Composito CEM II |
XC2 | 0,60 | C25/30 | 300 | Portland Composito CEM II |
XC3 | 0,55 | C30/37 | 320 | Portland Composito CEM II |
XC4 | 0,50 | C32/40 | 340 | Portland Composito CEM II |
• Classi di Consistenza (UNI EN 12350-2:2019): S3, non pompato (da 100 a 150 mm), S4 (da 160 a 210 mm) e S5 (>220 mm)
• Dmax: 10 (da C25/30 a C30/37), 20 e 30 mm
TECNOFLOOR PS e A è messo in opera come un calcestruzzo per pavimenti industriali (vedi TECNOFLOOR) per cui è necessario verificare l’assenza di situazioni che possano pregiudicare la buona esecuzione della pavimentazione o ridurre la sua durabilità.